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Il futuro della farmacia è sempre più social

Come è il rapporto della farmacia con i social media? A rispondere a questa domanda l’indagine realizzata da Media for Health su un campione di più di 1500 croci verdi rappresentative del territorio italiano, secondo cui ben il 55% delle farmacie ha una pagina Facebook. E il numero è destinato ad aumentare.

La familiarità con i social

La rilevazione condotta dall’agenzia milanese, specializzata nelle strategie per la comunicazione integrata con una particolare attenzione per il panorama della salute e del benessere, ha analizzato in particolare il livello di familiarità delle farmacie con Facebook, gli scopi per i quali lo usano e i traguardi ottenuti. Tenendo però sempre in considerazione che il farmacista ha delle caratteristiche particolari: è un operatore della salute, ma anche un commerciante, e la sua relazione con il pubblico deve armonizzare entrambi questi aspetti. In più, a titolari e collaboratori sono oggi richiesti sforzi ulteriori in termini di consulenza ai clienti non solo sull’assunzione dei medicinali ma anche sull’adozione di stili di vita salutari e corretti.

In questo scenario i social media, e Facebook in particolare, possono rivelarsi strumenti utili per la comunicazione e il marketing digitali. I farmacisti hanno iniziato ad affacciarsi su Facebook due-tre anni fa, assistendo ad una crescita dei loro fan di circa cento unità al mese. Le realtà osservate hanno una base di clientela di circa 3500 abitanti e una media di 700 fan della pagina. Tenendo contro del ritmo della crescita della fan base, in meno di due anni la presenza social delle farmacie dovrebbe coprire la quasi totalità dei clienti.

I motivi di questo avvicinamento

Ma perché le croci verdi aprono pagine Facebook? Lo scopo principale sembrerebbe essere la cosiddetta awareness, ossia di fatto della visibilità online pura e semplice. Mentre minore è il peso della promozione di prodotti e servizi nonché dello scambio di informazioni con i clienti-pazienti. Attivare sui social media strategie promozionali richiede una conoscenza approfondita del marketing e della pubblicità online. Ma spesso queste sfuggono al farmacista, malgrado ci siano farmacie che sono già in grado di pubblicizzare efficacemente i loro servizi. Ad esempio promuovendo eventi periodici o postando video per illustrare l’uso di prodotti specifici.

Insomma il farmacista 2.0 sta diventando sempre di più una realtà. Ma molto c’è ancora da fare. Che il lavoro sia a tutt’oggi in progress lo dicono ancora una volta i numeri, che riportano una fan base media di 700 navigatori, ma anche clamorosi picchi da oltre cinquemila follower fedeli. E nonostante che il totale medio mensile dei post (fra clip, immagini e link) non superi la soglia dei quattro, le più̀ innovative fra le croci verdi superano di slancio quota 80. Relativamente alta è anche la media delle reazioni a ogni post pubblicato – l’engagement – che spesso oltrepassa il 3% del bacino di utenza complessivo.

Gli effetti della legge sulla Concorrenza

E con l’ingresso delle catene e dei colossi commerciali, paventato dal Ddl Concorrenza, come cambierà la situazione? Si può ipotizzare che questi metteranno in piedi campagne di comunicazione sui social gestite a livello corporate. Ma il farmacista moderno ed innovativo può metterci la faccia e dialogare, anche sui social, con la sua clientela, in particolare con quella più anziana, che fa proprio di Facebook la propria piattaforma social preferita.

Fonte:https://www.aboutpharma.com/blog/2017/12/20/il-futuro-della-farmacia-e-sempre-piu-social/

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