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Come aprire uno studio medico privato

Se sei un medico ed hai intenzione di aprire uno studio privato, allora proverò a darti qualche consiglio utile sui mille vantaggi che ne potrai trarre.

Partiamo da una considerazione fondamentale: il paziente vuole fare in fretta ed avere un servizio ottimale. Talvolta la sanità pubblica non assicura una velocità nell’erogazione dei servizi medici. Ed ecco che allora, molto spesso, i pazienti sono quasi costretti a rivolgersi a centri medici specializzati privati per ottenere quanto richiesto. In uno studio privato si accorciano i tempi per una visita e i vantaggi offerti sono innumerevoli. Va da sé che bisogna rispettare regole e criteri burocratici per avviare un’impresa importante come uno studio medico.

Come aprire uno studio medico privato da un punto di vista burocratico

Cominciamo con l’illustrarti una serie di adempimenti burocratici importanti da ottemperare.

Tra questi anzitutto:

  • il titolo per esercitare la professione
  • l’iscrizione all’ENPAM
  • la partita IVA
  • una mail PEC
  • un locale adeguato per lo svolgimento dell’attività professionale.

Per comprendere a quali normative sarà sottoposta la tua attività è necessario consultare l’ente sanitario regionale e leggere con attenzione l’Accordo Collettivo Nazionale per la Disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale (Decreto Legge nr. 502/1992). Bisogna anche tenere d’occhio anche le integrazioni dei Decreti Legislativi nr. 517/1993 e nr. 229/1999.

Qual è la differenza tra uno studio medico privato ed un poliambulatorio?

Te lo sei mai chiesto? I punti di differenza sono molteplici. Anzitutto uno studio medico privato, va da sé, non è pubblico. I poliambulatori, così come le altre strutture sanitarie pubbliche, hanno dei tempi di attesa più lunghi e delle liste d’attesa talvolta interminabili. Anche gli orari di uno studio privato sono flessibili e ritagliati per le esigenze dei pazienti, a quelli pubblici, invece, bisogna attenersi per il servizio.

I locali devono essere idonei e ben adibiti. Una zona con ampio parcheggio è congeniale per convogliare più clienti: essi saranno invogliati a scegliere un determinato studio medico se vi è possibilità di fermare la propria auto. Cura bene l’arredo della sala d’attesa e di tutti gli altri locali in cui i clienti accederanno. Colori chiari e, soprattutto, materiali facilmente lavabili per pavimento e pareti. È consigliabile una sala d’attesa di almeno 30 metri quadrati, con possibilità di accesso per i diversamente abili.

Ricorda che oltre ai titoli obbligatori per l’esercizio della professione che ogni medico deve avere in mostra nel suo studio medico, è necessario anche possedere l’iscrizione alla cassa di previdenza dei medici (ENPAM) ed una partita IVA.

Comunica la tua PEC all’Ordine dei Medici e se hai dipendenti rivolgiti all’INAIL per i relativi adempimenti burocratici.

Hai pensato ad una comunicazione efficace per il tuo studio medico privato? Anche in questo caso rivolgiti a professionisti del settore che possano aiutarti in fase di start-up. Crea pagine social e fatti realizzare un sito web che, magari, consenta ai tuoi pazienti di prenotarsi anche una visita da smartphone. Piccoli e grandi passi per crescere in un’impresa che certamente potrà diventare di successo.

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